LAB INNOVA FOR AFRICA “Luca Attanasio” – Agribusiness in Tunisia
Tunisi, 5-7 febbraio 2025
Si inaugura il 5 febbraio 2025, presso l’Hotel Novotel Lac Tunis, nell’ambito del Progetto di Formazione manageriale LAB INNOVA FOR AFRICA LUCA ATTANASIO, promosso da ICE Agenzia Tunisi-Sezione Commerciale dell’Ambasciata d’Italia, con l’Ufficio Formazione alle imprese ICE Agenzia della Sede centrale di Roma, la 1° edizione del LAB INNOVA FOR TUNISIA AGRIBUSINESS 2025. Il programma verrà inaugurato dall’Ambasciatore d’Italia in Tunisia S.E. Alessandro Prunas, alla presenza del Ministro della Agricoltura Risorse Idrauliche e della Pesca S.E. M. Ezzedine Ben Cheikh. L’iniziativa si inserisce nel quadro del Progetto LAB INNOVA FOR AFRICA, programma di formazione manageriale ICE AGENZIA, avviato nel 2019 e dedicato, a seconda dei paesi dell’Africa coinvolti, all’AGRIBUSINESS o all’ICT-STARTUP. Le precedenti edizioni ad oggi hanno coinvolto i seguenti paesi: Angola, Costa D’Avorio, Camerun, Etiopia, Ghana, Marocco, Mozambico, Nigeria, Ruanda, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, l’area del Sahel (Mali, Burkina Faso, Niger) Uganda, Zambia e Tunisia, per un totale ad oggi di circa 500 aziende africane formate, di cui 82 in Tunisia, con un focus in Tunisia per 4 edizioni dedicato al LAB INNOVA FOR TUNISIA STARTUP, che proseguirà anche esso nella 5° edizione anche per il 2025.
LAB INNOVA FOR TUNISIA AGRIBUSINESS 2025 apre oggi una nuova fase di collaborazione tra Italia e Tunisia, in un settore cardine per entrambi i Paesi, quale quello agricolo/agribusiness, che si affianca quindi all’ecosistema startup. Il tradizionale format LAB INNOVA si è aperto ad ottobre con un bando di partecipazione dedicato alle ditte dei settori agricoli più promettenti della Tunisia quali: produzione di olio, produzione di uve e vino, prodotti AOC, prodotti biologici. Tra le aziende candidate sono stati selezionati i 15 partecipanti. Le aziende verranno coinvolte da oggi in un percorso formativo che prevede: una fase di aula, una fase di formazione on line e, a conclusione del percorso formativo, uno Study Tour in Italia che include la vista ad una manifestazione del settore, incontri Istituzionali e professionali con omologhi del settore in Italia, per aumentare le opportunità di crescita e business. Tra le materie del percorso: la comunicazione mirata ai pitching e agli incontri d’affari, il piano di marketing, il marketing internazionale, il marketing digitale, accanto ad un percorso di aggiornamento su strumenti finanziari, di sostegno, nuove tecnologie e nuove tecniche per una migliore gestione della impresa agricola e agribusiness. Collaborano al progetto per l’edizione della Tunisia: FEDERUNACOMA – Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’agricoltura , AICS – Agenzia italiana per la cooperazione allo Sviluppo; ugualmente presenti una serie di Istituzioni ed Enti locali e precisamente INAT Institut national agronomique de Tunisie, APIA – Agence de promotion des Investissements Agricoles, PCB – Pôle technologique de Compétitivité de Bizerte, CTAB -Centre Technique de L’Agriculture Biologique, UNOBIO – Union Nationale des opérateurs de la filière du Bio, tutti coinvolti da ICE AGENZIA in questo percorso comune, che porteranno le loro testimonianze, come alcuni partecipanti del LABINNOVA FOR TUNISIA STARTUP, ossia alcune società attive nel campo delle tecnologie agricole che hanno partecipato ai LAB INNOVA FOR TUNISIA e precisamente le società Robocare ,Smart Soft pro. La parte relativa a comunicazione, marketing e digitale è affidata a docenti italiani e tunisini della Faculty ICE AGENZIA.
S.E.l’Ambasciatore d’Italia Alessandro Prunas, nell’inaugurare il corso, ha sottolineato: Sviluppo agricolo, sostegno all’imprenditorialità e formazione qualificata sono tra i pilastri del Piano Mattei, che identifica la Tunisia come Paese partner prioritario. LAB INNOVA FOR TUNISIA AGRIBUSINESS 2025, fornendo alle imprese partecipanti strumenti e competenze all’avanguardia, contribuisce a rafforzare la crescita, l’innovazione e la competitività delle filiere agroindustriali e agricole tunisine, amplificandone le sinergie con le imprese omologhe italiane. “Questa iniziativa si inquadra nell’impegno a trecentosessanta gradi che portiamo avanti nel Paese per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, garantire la sicurezza alimentare e promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori. Penso, in primo luogo, al progetto “TANIT”, volto a migliorare l’uso delle acque non convenzionali nell’agricoltura, rivitalizzare le coltivazioni nelle aree colpite dalla siccità e dar vita a un centro di formazione nel settore agricolo, agronomico e delle tecnologie agricole. Tutte le componenti del Sistema Italia in Tunisia sono impegnate in prima linea per la realizzazione di questi obiettivi, lavorando fianco a fianco con le Autorità tunisine: è questo lo spirito di un nuovo modello di partenariato su base paritaria capace di generare benefici e opportunità per tutti”
Il comparto agroalimentare rappresenta in Tunisia circa il 12 % del PIL: si tratta di oltre 1000 imprese con oltre 10 dipendenti, mentre invece le imprese agricole sono oltre 516.000 e contribuiscono al 10% del PIL. Nel lato agribusiness è oggi crescente l’attenzione per la qualità del prodotto, le certificazioni e la sicurezza alimentare (di 1000 aziende certificate ISO, HACCP,OHAS in Tunisia 285, ossia circa il 30% appartengono al settore agroindustria e in linea generale sono quelle che esportano i prodotti). Oggi il consumatore è sempre più attento a cibi e, in generale, prodotti di origine agricola che siano: sicuri da un punto di vista delle norme di igiene, tracciati ed etichettati nella provenienza e nei processi di produzione, sostenibili da un punto di vista degli ingredienti e del processo produttivo, sono tendenze ormai affermate a livello mondiale e chiave di successo dei prodotti. Da un punto di vista dell’agricoltura la Tunisia emerge a livello mondiale con i suoi prodotti di eccellenza quali: l’olio di oliva (la Tunisia è il 10° esportatore mondiale e l’olio rappresenta il 44% dell’export agricolo in valore), frutta (in primis datteri, agrumi, melograni, uva, fichi, fichi d’india) e ortaggi (principalmente pomodori, peperoni e carciofi). La Tunisia è inoltre 1° Paese in Africa per aree coltivate e per esportazione di prodotti biologici e 1° al mondo per aree coltivate di olio biologico ed unico paese fricano con certificato di equivalenza alla UE per i prodotti biologici (avendo una normativa pressoché simile all’UE in tema di biologico). Gli scambi con l’Italia sono stati pari per i primi 9 mesi del 2024 per il settore agricolo ad un import dalla Tunisia di 990,55 milioni di euro con un +13,3% (l’Italia è importatore di frutta e verdura dalla Tunisia) e per l’agroindustria un import di 1,1 miliardi di euro con un +17,4%, pari a circa il 18% degli scambi tra i due paesi (fonte ISTAT,INAT, ONAGRI- osservatorio Nazionale dell’Agricoltura 2024).
Ha dichiarato il Direttore dell’Ufficio ICE AGENZIA di Tunisi Francesca Tango: “La formazione riveste un ruolo strategico nella vita professionale di ognuno di noi: il percorso formativo ICE AGENZIA si pone l’obiettivo di accompagnare manager tunisini del settore agribusiness coinvolti in questa prima edizione e selezionati tra delle vere eccellenze del paese: tra i partecipanti a questa edizione sono molto presenti società attive sia settore dell’olivicoltura, sia nel settore della produzione di prodotti biologici o del territorio (soprattutto cosmetici e prodotti alimentari a base di miele, oli essenziali, aloe, fichi d’india, datteri, melagrana, etc). La Tunisia vanta infatti molti primati nel settore della produzione di olio, ma è anche il 5° produttore al mondo di fichi d’india, produttore di eccellenza di melagrane e della varietà di datteri deglet nour. Si tratta nel complesso di settori di grande importanza economica e sociale, non solo per il contributo alla produzione nazionale destinata al consumo, all’export, alla generazione di reddito e posti di lavoro, alla possibilità, grazie allo “scale up” fornito da LAB INNOVA FOR AFRICA per le aziende del settore locali più promettenti, di affermarsi ed emergere a livello internazionale, nonché per le implicazioni in termini di sfruttamento delle risorse naturali, terreni, acque, seminativi, coltivazioni e per le tematiche di salvaguardia delle risorse naturali e della sicurezza alimentare, temi sui quali l’attenzione di Italia e Tunisia è massima per il bene comune dei cittadini e del pianeta.”
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